L’aspetto che più rapisce ed incanta della gravina è la sua capacità di coinvolgere in maniera totale tutti i sensi. Al suo cospetto non puoi ignorarla, rivolgere i tuoi pensieri altrove, lei, prepotente, ti riporta li, in un magico connubio tra passato e presente ed al contempo, fuori da te stesso, dalle urla dei tuoi pensieri, delle faccende da sbrigare, dalle futilità del quotidiano con cui, talvolta, siamo soliti crucciarci.
Lei è IL SILENZIO, concepito non come la totale assenza di suoni, ma come una presenza così assoluta, da ammutolire tutto ciò che non conta. Un silenzio rotto solo da se stessa, dal vento che nell’attraversarla scherza con la vegetazione, dagli uccelli suoi abitanti privilegiati.
La sua voce muta: cambia, ti cambia, senza parlare.