Si è svolto lo scorso 6 e 7 giugno, sul territorio di Castellaneta, il primo corso della provincia per “addetti alla sentieristica”. Un appuntamento importante organizzato dal Club Alpino Italiano, associazione che da più di 150 anni promuove e tutela la montagna in tutte le sue forme, anche quelle “rovesciate” come nel caso delle nostre gravine. La sezione CAI di Gioia del Colle “Donato Boscia”, la più vecchia presente in Puglia, con il suo presidente Agostino Iacobellis, ha voluto che il corso si svolgesse nella nostra cittadina, proprio per la varietà del territorio e per la presenza delle gravine.
La sezione vanta poi la presenza di dieci soci già noti sul territorio perché già membri dell’Associazione Amici delle gravine di Castellaneta, associazione che ha più volte fatto parlare di se per avere “rispolverato” le antiche bellezze naturali e che in questa occasione ha dimostrato di voler perseguire degli obiettivi in termini di formazione ed esperienza, sicuramente meno immediati, ma anche più razionali, lungimiranti e consolidati. Il corso ha avuto una prima parte teorica (svoltasi all’interno della suggestiva sede del Museo dedicato a Rodolfo Valentino) durante la quale i due esperti istruttori, Tarcisio De Florio (sentieristi CAI – SAT di Trento) e Sandro Selandari (coord. Sentieristi CAI Pesaro) hanno illustrato ai corsisti provenienti anche da Bari e provincia, alla presenza del presidente Regionale del CAI Mario De Pasquale, le caratteristiche che un sentiero censito dal CAI, deve necessariamente avere, specificando la segnaletica e gli interventi di messa in opera e manutenzione degli stessi.
I percorsi CAI hanno infatti in tutta Italia, la medesima segnaletica ed anche gli stessi colori, in modo che il turista ovunque si sposti sul territorio nazionale, abbia la sicurezza di potersi avventurare in un sentiero sicuro. Presente anche l’Amministrazione alla presentazione del corso, nella persona del Sindaco Giovanni Gugliotti e dell’Assessore Gianrocco De Marinis, che si sono detti ben lieti di sostenere tali iniziative, in una più ampia programmazione che possa tutelare le bellezze storico-naturali del territorio.
La seconda giornata ha visto poi i corsisti adoperarsi nella messa in opera delle nozioni acquisite, mediante la realizzazione del primo sentiero della terra jonica che si candida ad essere riconosciuto dal CAI: il gruppo si è recato nella zona più alta del territorio di Castellaneta, Montecamplo, nello specifico nei pressi della gravina di Pentimelle, una suggestiva ed incontaminata gravina, meno profonda della più nota “gravina grande”, ma che nasconde grandi tesori in termini storico naturalistici.
I corsisti hanno battuto il sentiero e, pennelli alla mano, realizzato i segni su alberi e pietre, che permettono ai visitatori, di non perdersi nei meandri del bel bosco incontaminato. Tulle le operazioni si sono svolte senza mai perdere di vista l’importanza della salvaguardia del territorio, perché esso va si visitato e messo in sicurezza, avendo cura di modificare il meno possibile il suo assetto naturale.
Un seme, quello piantato nella nostra zona il week end scorso con questo corso, che si spera possa germogliare e dare i suoi frutti anche in termini turistici.
Matera 2019 è un obiettivo che potrebbe portare lustro anche al nostro territorio, intercettando tutti quei turisti che fanno dello “slow” una parola d’ordine: camminatori, scalatori, speleologi, pellegrini sulla Via Francigena del sud, fanno parte di quel turismo sostenibile a cui l’associazione Amici delle gravine di Castellaneta punta, sostenuta anche dall’Amministrazione locale, che si è detta disposta ad andare in quella direzione.